Colloquio con l’adolescente


L’intervento con l’adolescente spesso viene richiesto dopo la scoperta di comportamenti problematici come uso di sostanze, disinteresse per le attività di studio, comportamenti di bullismo o di vandalismo, ma anche disturbi alimentari, sindromi depressive o disturbi d’ansia.

La naturale opposità dell’adolescente non permette ai genitori o ad altre figure adulte di essergli vicino.

L’aiuto psicologico potrebbe fungere da figura terza e l’adolescente potrà avere più facilità nel comunicare il proprio disagio per essere compreso e accolto in tempo. Il rischio di un aggravamento può ostacolare il giovane e rendere difficile il maturare scelte importanti.

Con il minore lo psicologo non può lavorare senza un confronto con le figure adulte di riferimento, orientando il lavoro oltre che a livello individuale a quello familiare, se necessario.